Onorevoli Colleghi! - L'utilizzo delle tecnologie digitali per la diffusione dei documenti e delle informazioni in essi contenute è ormai esteso a tutta la società.
      Questa repentina evoluzione delle modalità di conservazione ha creato il problema, non ancora risolto, della protezione e della conservazione nel tempo delle sempre più grandi quantità di dati memorizzati da tutti gli operatori pubblici e privati che utilizzano i sistemi informatici nell'attività istituzionale, professionale e privata.
      È compito dello Stato sovrintendere alla corretta conservazione di tutte le informazioni su supporto digitale che costituiranno la memoria della Nazione. Per dare attuazione a questo importante e indispensabile compito è necessario costituire un apposito soggetto, autonomo nelle scelte tecnico-metodologiche, ma rispondente alle direttive che il Governo impartirà attraverso le rappresentanze ministeriali in seno all'organo amministrativo.
      L'attività di conservazione e di mantenimento dei dati infomatici costituisce un servizio per il Paese e consente agli enti e a tutti gli operatori pubblici e privati notevoli risparmi grazie alle economie di scala che uno o più sistemi centralizzati possono offrire.
      I proventi dei canoni per la custodia dei dati costituiranno la fonte di finanziamento della banca della memoria digitale e gli eventuali utili saranno devoluti al finanziamento di progetti di ricerca e di catalogazione del patrimonio culturale.
      La presente proposta di legge autorizza pertanto il Ministero per i beni e le attività culturali a costituire una apposita società per azioni, la «Banca della memoria digitale Spa» (BMD), struttura tecnologica per la conservazione in modo protetto di tutte le informazioni numeriche memorizzate su supporti digitali e per il costante aggiornamento tecnologico dei supporti di conservazione.

 

Pag. 2